Palazzo Moretti

 

L’ edificazione del Palazzo testimonia di una rinnovata frequentazione di questi luoghi da parte di nobili famiglie che lottarono lungamente per il possesso della ricca area ad ovest del Trasimeno.

 

I Moretti erano famiglia la cui tradizione nobiliare documentata risale al secolo XVI e la cui dimora storica, nella quale si tramandavano la dinastia, era il seicentesco “Palazzo Moretti” in Pozzuolo.

 

Il Palazzo fu costruito da Cesare di Antonio Moretti discendente di una famiglia perugina di cittadinanza antica e originaria di Città Della Pieve, fu fatto erigere nel 1667 ma Cesare Moretti morì improvvisamente prima di averlo terminato.

 

A dimostrazione della sua incompiutezza rimangono i buchi delle impalcature rimasti aperti, finestre chiuse e mensole senza balconi.

 

Il palazzo risulterebbe essere opera di Giovanni Antonio De Rossi, allievo Borrominiano.

 

Nella piccola ma splendida Cappella Nobiliare viene preziosamente conservato l’antico fonte battesimale di Santa Margherita da Cortona.

LE ESPOSIZIONI

 

Il Palazzo del 1600 offre al suo ingresso una vasta area espositiva, attualmente occupata dalla collezione di foto di Federico Scaletti, che fornisce un’importante immagine storica di Pozzuolo e delle 13 frazioni del Comune di Castiglione del Lago.

 

Il lungo ingresso (circa 30 mt) è a disposizione per convegni, presentazioni di libri e mostre d’arte di artisti locali e internazionali.

 

Adiacente al corridoio segnaliamo una grande stanza dal nome “Artelegno in miniatura” che ospita una interessante mostra legata ad alcuni artisti locali, con riproduzioni di utensili ed edifici storici utilizzando tecniche originali.

 

Salendo le scale si trova una prima stanza dove è collocata una collezione di piante della zona collinare del Trasimeno con didascalie sui loro rimedi officinali o medici.

 

All’interno del Palazzo troviamo anche una mostra legata alla paleontologia curata dal naturalista Mario Morellini e una mostra, curata dall’associazione F.Rasetti, dedicata agli eventi bellici che hanno coinvolto il territorio durante le due guerre mondiali.

Tra i personaggi che hanno un posto nella mostra, c’è anche la madre di Franco Rasetti, la signora Adele Galeotti: pittrice molto apprezzata, che studiò presso l’Accademia delle Belle Arti di Firenze con il maestro Giovanni Fattori, all’inizio del 1900.

 

Tra le esposizioni non poteva mancare quella dedicata a Enrico Fermi, amico nel periodo universitario di Franco Rasetti e collaboratore negli anni di Via Panisperna.

 

Giulio Maltese ci ha lasciato materiale utile, grazie al quale è possibile conoscere la vita del Nobel per la Fisica del 1938 e le sue grandi intuizioni e scoperte.

 

Passando alla Stanza Nobile, in cui possiamo ammirare un bel soffitto affrescato, ci troviamo nel luogo dove è allestito l’archivio storico con pubblicazioni, attestati e documenti vari dello scienziato Franco Rasetti. Proseguendo la visita, raggiungiamo la stanza dedicata alla biografia del filosofo Teodorico Moretti-Costanzi, ultimo proprietario di Palazzo Moretti.

 

Sempre al primo piano, una stanza dedicata alla Storia Risorgimentale del nostro territorio, importanti documenti che riguardano il periodo storico sono esposti nelle teche a cura del collezionista Ferdinando Mainò.

 

Al secondo piano, nella parte più antica del Palazzo, troviamo le mostre di Artisti Contemporanei Umbri, curate da Andrea Baffoni.

 

In un’altra stanza, la grande opera di tecnologia di Ezio Mazzieri; la ricostruzione di un “Paesaggio degli antichi mestieri”, dove i personaggi si attivano meccanicamente e danno un’idea concreta ai giovani delle attività lavorative di un recente passato.

 

Il Palazzo si trova in via Tenente Colonnello Giovan Battista Fioretti, Martire di Cefalonia.

La vita di Franco Rasetti è caratterizzata dalla passione per la ricerca e la conoscenza.

L’autonomia e l’indipendenza dello studente e del ricercatore erano per Lui elementi imprescindibili: tutte le discipline meritano considerazione in quanto costituiscono l’importante eredità dell’uomo.

E’ stata questa convinzione che lo ha guidato per tutta la vita e lo ha portato a fare delle scelte importanti a discapito della sua immediata popolarità.

Franco Rasetti è stato un forte oppositore degli studi scientifici a fini bellici e quando si accorse che la scissione dell’atomo avrebbe portato delle conseguenze gravi all’umanità, quali la costruzione della bomba atomica, si distaccò dal gruppo di studiosi e intraprese studi di paleontologia.

Oggi è grazie alla testimonianza di scienziati come Rasetti che gli studiosi sono molto più coscienti del ruolo sociale della scienza e sono orientati ad applicarsi a problemi che riguardano la limitazione nucleare, il controllo degli armamenti, il clima, l’inquinamento, la sovrappopolazione, la medicina, con un’ottica diversa, non solo oggettiva ma più empatica.

La pace non si difende solo evitando di costruire armi di distruzione di massa, ma anche prevenendo i conflitti.

ASSOCIAZIONE FRANCO RASETTI

L’ associazione si è costituita il 5 dicembre 2006 con sede a Pozzuolo Umbro, luogo dove Franco Rasetti nacque il 10 agosto 1901.

Lo scopo dell’associazione è quello di tutelare la memoria storica del professore, di promuoverne la conoscenza e lo studio come scienziato e umanista.

La sede è oggi presso lo storico palazzo Moretti, della Fondazione Siro Moretti Costanzi che permette di utilizzarne la struttura dove è stata allestita una mostra permanente e l’archivio storico con documentazione e attestati a lui conferiti.