Chiesa del Pentimento

La sua costruzione risale al 1757 e il committente fu Francesco Franceschini di Perugia per ricordare il luogo dove Santa Margherita trovò il cadavere di Arsenio, infatti vicino alla chiesa c’è una quercia di circa 700 anni che, secondo la tradizione, è rigermogliata successivamente all’antico albero, spettatore della redenzione di Margherita e del delitto del suo amante Arsenio.

 

La facciata principale presenta un portale di ingresso sormontato da una lunetta ed una nicchia con raffigurazione sacra. Ai lati due finestrelle devozionali.

 

La struttura interna è ad Aula unica a pianta rettangolare con due porticine ai lati del vecchio altare che immettono nella sacrestia. Il presbiterio risulta rialzato di un gradino.

 

Sulla parete di fondo c’è l’altare originario in muratura composto da mensole con volute e soprastanti cornici in stucco lavorato.

 

Due tele raffigurano Santa Margherita e la Madonna in trono.

 

Nell’anno 2001 la cappella è stata restaurata completamente a spese della Comunità parrocchiale.

SANTA MARGHERITA DA CORTONA

Nata a Laviano nel 1247, orfana di mamma, viene allevata da una matrigna gelosa e bisbetica, in mezzo a maltrattamenti ed angherie.

 

Bellissima e, per questo, ammirata e corteggiata, a 18 anni scappa di casa per realizzare il suo sogno d’amore con un giovane nobile di Montepulciano, Arsenio che non la sposa neppure quando alla coppia nasce un figlio. Arsenio viene assassinato nove anni dopo. (La tradizione racconta del cane che guida Margherita a ritrovarlo cadavere, nel luogo dove ora sorge la cappella del Pentimento).

 

Allontanata dai parenti di Arsenio e anche dalla propria famiglia, Margherita trova accoglienza a Cortona dove due nobildonne le danno alloggio e un lavoro come infermiera per le partorienti; educa il figlio, che si farà poi francescano, e si dedica agli ammalati poveri.

 

Prende con sé alcune volontarie che si chiameranno «Poverelle», promuove l’assistenza gratuita a domicilio, si fa aiutare da famiglie importanti e nel 1278 fonda l’ospedale della Misericordia.

 

Vive un periodo da contemplativa e una domenica ricompare a Laviano, per raccontare in chiesa, durante la Messa, le sue vicende giovanili, e per chiedere perdono.

 

A Cortona spesso la gente va da lei, nella cella presso la Rocca dove si è stabilita nel 1288, chiede il suo intervento nelle contese cittadine e nelle lotte con altre città. Nel 1289 Margherita è tra coloro che danno vita alla Confraternita delle Laudi. Morirà a Cortona nel 1297 a soli 50 anni.

 

Onorata come beata sin dalla morte, Innocenzo X ne approvò il culto il 17 marzo 1653, ma fu canonizzata soltanto il 16 maggio 1728 da Benedetto XIII con l’appellativo di Nova Magdalena.